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Ecco dove nasce l'atavica rivalità tra le due città
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Tra Marsciano e Todi è sempre esistita una storica rivalità. Ancora oggi, qualsiasi evento che vede confrontarsi le due cittadine, mobilita gente ed alimenta contrapposizioni e rivalse.
I più sono portati a pensare che l’origine mitica di Todi, la sua storia, il colle che sovrasta in altezza e bellezza una Marsciano più grigia e paludata abbiano contribuito nel tempo ad alimentare il dominio apparente di una città sull’altra. Ma non è così, visto che anche Marsciano ha una lunga storia alle spalle (già dal V secolo esisteva come insediamento facente parte del territorio di Orvieto). Da dove nasce allora questo antagonismo? Esiste un fatto storico che ne è, molto probabilmente, alla base. Dobbiamo risalire al 1312, anno in cui le due città si diedero feroce battaglia.
In quell’anno Arrigo VII, re di Germania, ricevette a Roma la corona imperiale da Clemente V e nell’occasione sostò a Todi il 27 di agosto. Arrigo VII, sollecitato dai tuderti, pensò di occupare Marsciano. Volle però assicurarsi la benedizione di Orvieto. Mandò così i suoi militari a chiedere lumi alla città-stato, la cui potenza si stava sgretolando a causa delle lotte tra i guelfi Monaldeschi e i ghibellini Filippeschi. Approfittando di tale situazione, il 14 settembre del 1312 Arrigo VII decise, sostenuto anche dalle forze di Todi, di dare battaglia ai marscianesi.
Le truppe si mossero dapprima verso Pian della Meta, dove Todi aveva una fortezza, per attaccare poi a sorpresa Marsciano
. L’esercito entrò nella città vicino alla Porta del Molino, superando la cinta con lunghissime scale ed operando la distruzione di parte delle fortificazioni esterne, delle mura che circondavano la Chiesa di San Giovanni e dei due palazzi dei Bulgarelli. Marsciano venne duramente sconfitta e lasciò molti morti sul campo. Fu allora che Bulgaruccio Bulgarelli chiese la protezione di Perugia, segnando la distanza da ogni possibile riconciliazione con Todi.

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