Condividi su facebook
Condividi su twitter
Lettera aperta di un docente all’attuale Ministro dell’Istruzione

Non si dice più che ci sono mille problemi ad affliggere la scuola, ma solo cinquecento. Gli altri sono rimasti alla CDL che non ha fatto in tempo a risolverli. E’ un continuo calvario, da sempre. Ma è mai possibile che le problematiche della scuola devono essere affrontate e risolte da ogni Governo che sale al potere e ognuno deve dire la sua, ognuno annulla, ognuno aggiunge, da 25 anni, e mai si vede la luce del tunnel. Mah! Sarà mio destino andare in pensione e non vedere una riforma completata.
E’ un calvario da un anno e più, noi facciamo un doppio lavoro, signor Ministro Fioroni, sì perché oltre a insegnare nella mia classe terza, faccio il supplente, di conseguenza le mie ore di compresenza sono “perse”, il mio lavoro è incompleto e perché? Mancano i soldi per le supplenti. Siamo ritornati ai miei anni di precario, mi pagavano dopo tre/quattro mesi. Credevo che quei tempi fossero finiti. Conseguenza: scarso rendimento, scadimento della qualità dell’insegnamento, e a pagarla sono sempre loro.
Gli “amici” del sindacato hanno dichiarato che è come si fosse chiusa una fabbrica, non so se calza il paragone, ma una cosa è certa i nostri allievi sono diventati dei pacchetti da spostare da un’aula all’altra anche due, tre volte al giorno. La Moratti aveva intravisto degli sprechi e aveva incominciato a tagliare le spese superflue dall’infanzia all’università. È inutile elencarli. Ora si continua, ma allora mi sorge spontanea la domanda: Quanti miliardi di sprechi ci sono stati nella scuola se quattro anni di tagli non sono bastati? Poi aveva dato delle indicazioni, a mio parere, fattibili per i giovani, ma cosa è successo? Inizia l’epoca dei girotondi e degli scioperi. Hanno avuto, le mie colleghe dell’infanzia o ex materna, il coraggio di portare in piazza i bambini, cosa vergognosa e indecente.
A questo punto la Riforma, tramite gli elettori, viene licenziata, perché non era possibile avere studenti di serie A e di serie B. Adesso il tutor non c’è, il portfolio nemmeno e tutti viviamo felici e contenti. Aspettiamo con ansia le nuove indicazioni così la finiremo di litigare, di interpretare, di ritornare ai vecchi moduli, dove si assillavano gli alunni per cinque ore. Ho letto del suo progetto “VIVITIBENE”, buona iniziativa, ma secondo me non è altro una copia estrapolata dalla Riforma Moratti, infatti leggendo gli O.S.A. per la Convivenza Civile, si estrapolano, come materie di insegnamento: educazione alla cittadinanza, educ. stradale, educ. alla salute, educ. alimentare e all’affettività. Sono materie curricolari, che purtroppo pochi colleghi hanno messo in cantiere per l’endemica riluttanza a recepire le innovazioni. Se mi è permesso un suggerimento, consiglio di risparmiare questi 51 miliardi di euro e investirli in materiale didattico di cui siamo molto carenti. Ciò che andrebbe proposto è molto semplice: “consigliare” i docenti ad attuare i Programmi in vigore. Sarà un atto di coraggio, dare la sveglia a quello zoccolo duro, che boicotta qualsiasi innovazione perché restio all’aggiornamento e al rinvigorimento della sua preparazione. La Task force auspicata dal Ministro non serve, siamo già ingolfati da esperti di tutte le specie, noi insegnanti sembriamo che, ad un certo punto della nostra carriera, non siamo più in grado di organizzare più niente. Il che non è vero, basta farsi un viaggio virtuale in internet, per rendersi conto di quanto lavoro siamo capaci di svolgere, al di là della brutta nomea che ci perseguita per colpa di sfaccendati che nidificano nell’amministrazione pubblica.
Il Ministro ha dichiarato che la Riforma Moratti andrà in vigore dal 2009/10, nel frattempo cosa facciamo? Continuiamo ad ascoltare le chiacchiere del sindacato che parla solo di aumento di stipendio? Perché avevano messo la firma e accettato la Riforma e poi ci sono venuti a raccontare le favolette? Non era perfetta, ma almeno si era tentato di iniziare una fase di aggiornamento e di sviluppo, tanto richiesto, soprattutto per i giovani. Intanto siamo retrocessi, un Paese come il nostro che sforna il minor numero di laureati e il maggior numero di diplomati, non è una incongruenza? Un invito al Ministro: non stravolga la Riforma, perché dopo 32 anni di trincea, le posso assicurare che molte cose sono buone, fattibili sia per la didattica, nello specifico, che per la crescita e l’educazione dei ragazzi. E’ stato Lei stesso a dichiarare di voler usare il giravite, va bene, lo usi pure, ma non usi anche il martello.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter