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Succede a Collazzone per iniziativa del consigliere comunale Tracchegiani
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Nei giorni scorsi il Comune di Collazzone ha emesso un’ordinanza di demolizione a carico dei locali dei Democratici di sinistra adibiti da anni allo svolgimento della Festa dell’Unità. A darne notizia, con evidenti motivi di soddisfazione – è il consigliere comunale di  “Uniti per Collazzone” Antonio Tracchegiani, il quale aveva intrapreso in precedenza una serie di iniziative contro l’Amministrazione comunale dalle quali è scaturita la demolizione.
La questione inizia nel 1996 quando la Società Immobiliare Unità chiedeva al Comune l’autorizzazione a collocare, in via temporanea, un prefabbricato avuto dalla Regione per usi ricreativi e culturali. “Dal rilascio dell’autorizzazione – informa Tracchegiani – sono passati dieci anni e nel frattempo dal prefabbricato di piccole dimensioni si è passati a due locali polivalenti, una cucina, un magazzino e uno spogliatoio con servizi igienici per un’estensione di 164 metri quadrati. A ciò sono stati aggiunti altri manufatti tra i quali un palco, un campo polivalente al quarzo, una gradinata in cemento, tutto con buona pace di cittadini e rappresentanti politici…”.
Cosa è successo dopo? A maggio dello scorso anno, i Ds di Collazzone hanno stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito con il Comune. A quel punto, ad un decennio dall’atto – afferma il consigliere regionale – “è emerso che gli impianti non erano censiti al Catasto”, così l’opposizione ha deciso di denunciare l’abusivismo e, di conseguenza, la mancata contribuzione agli oneri d’imposta sugli immobili. Qualche mese dopo, però, la Giunta Borioli ha deliberato di approvare il progetto preliminare per realizzare nello stesso luogo un’area verde attrezzata per una spesa di 149 mila euro, per la maggior parte da coprire con un mutuo bancario.
“Fatti i conti e constatata l’evidenza dei fatti – spiega Tracchegiani – ho deciso di sottoporre la questione alla Corte dei Conti ed ho ritenuto opportuno informare i cittadini, fino a presentare alla Giunta una mozione che ingiungeva la demolizione degli impianti abusivi. Il risultato è stato raggiunto e l’ordinanza di demolizione è stata emessa il 28 marzo 2007”. Secondo Tracchegiani “tutta l’operazione è mirata a supervalutare il terreno di 3.000 metri quadrati”.
L’esponente di Alleanza Nazionale chiude il suo intervento invitando l’Amministrazione comunale a dare priorità ad altre questioni, quali “la messa in sicurezza delle scuole, l’illuminazione pubblica nei piccoli centri e nelle zone periferiche, la mancanza dei parcheggi nei cimiteri di Casalalta e di Piedicolle…”. Nel “festeggiare” la demolizione, Tracchegiani paventa la presenza di altri scheletri nell’armadio dell’Amministrazione collazzonese. In particolare cita “la variazione al piano regolatore con la quale è stata disposta la diminuzione dell’indice di edificabilità e la diminuzione delle altezze degli edifici presenti in un’area residenziale, il tutto senza avvisare la popolazione residente e a vantaggio di altre zone”. In merito sarebbe già stato presentato un ricorso speciale al Presidente della Repubblica del quale ora si attende il pronunciamento.

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