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I partiti alle prese con la formazione delle liste: c'è attesa per i nomi e per ciò che farà Enzo Tomassini
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Nonostante sia Pasqua, il lavoro dei partiti in vista delle elezioni comunali di Todi non si è fermato neppure in questi giorni festivi. La scadenza per la presentazione delle liste, infatti, incombe e c’è da trovare i candidati e raccogliere le firme a sostegno delle candidature. Non hanno grandi problemi in tal senso i partiti maggiori e più organizzati, ma qualche difficoltà, seppur di diversa natura, c’è per tutti. Alleanza Nazionale è quasi a posto, così come la Fiamma Tricolore. Problemi maggiori invece per Forza Italia (dove in testa alla lista ci dovrebber essere sia l’ex sindaco Ottavio Nulli Pero che l’ex candidato anti-Marini Moreno Primieri, oltre a Luisa Gabusi), visto il suo minor radicamento e le divisioni che negli ultimi mesi, anche a seguito della comparsa sulla scena del movimento di “Quelli del 94”, ne hanno contraddistinto la vita. Anche per l’Udc il compito di trovare venti persone da mettere in lista non è semplicissimo. Non ci sarà invece la lista della Lega, che pur ha confermato il suo appoggio alla candidatura di Antonino Ruggiano.
Anche il centrosinistra ha comunque i suoi problemi, legati soprattutto alla composizione della lista unica fra Ds e Margherita. Ci sarà sicuramente il sindaco uscente Catiuscia Marini e l’assessore Mauro Isacco, ma non saranno della partita, almeno sembra, altri pezzi da novanta come l’assessore Rita Petrazzoli, Getulio Petrini (predestinato alla carica di vicesindaco) e neppure Paolo Ferracchiati (probabile futuro assessore). Altri nomi potrebbero essere quelli di Giorgi e di Orlandoni. Vi saranno poi delle facce nuove, come quella giovane e pulita di Romina Perni della Sinistra giovanile. Non ancora giunta a conclusione, invece, la telenovela che ha da mesi per protagonista il consigliere Enzo Tomassini, il quale ha più volte detto pubblicamente sulla stampa di non condividere l’operato del partito a livello locale e, quindi, di “voler dare un senso diverso al suo impegno politico”. Il coordinamento dei Ds, alla fine, nelle scorse settimane gli ha chiesto formalmente conto delle sua (testuale) “allocuzione”, cosa che deve aver disorientato non poco Tomassini. Voci non confermate parlano di successivi incontri ad alti livelli, dove il segretario della sezione di Pantalla sarebbe stato convinto a rientrare nei ranghi e a rinunciare all’idea di una sua autonoma candidatura a sindaco. Se così fosse significherebbe che tornerebbe in lista con i Ds (con una deroga visto che sarebbe la terza volta) e che gli è stata prospettata l’ipotesi di essere ancora assessore, o ancora alla Comunità montana, riforma permettendo, o al Comune di Todi (lui ha sempre aspirato alla delega dei lavori pubblici). Il “Corriere dell’Umbria” di oggi scrive che si è preso ancora qualche giorno di riflessione ed il silenzio nel quale si è chiuso, dopo i roboanti annunci in piazza, fanno pensare ad un ritorno del “figliol prodigo” (che in verità non se n’era mai andato). Resta ora da vedere quanto questa cosa possa piacere ad altri esponenti dei Ds, non affatto felici di uccidere il “vitello grasso” per festeggiarlo, anzi ne farebbero il motivo del loro disimpegno.
C’è poi, come è stato definitivo, il terzo incomodo: Maurizio Giannini. Se gli si chiede delle difficoltà per la stesura della lista risponde assolutamente di no e che, anzi, sta ricevendo diverse e qualificate proposte spontanee. In una mail giunta in redazione c’è chi esprime perplessità sulle sue capacità di richiamo, ricordando che l’Italia dei Valori raccoglie a Todi solo una manciata di voti e che, nell’intervista a www.iltamtam.it, l’intervistatore avrebbe dovuto chiedergli con chi si schiererà all’eventuale ballottaggio. In attesa di attivare il commento agli articoli e il forum, giriamo la domanda direttamente all’interessato.

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