La Procura regionale della Corte dei conti si è espressa in merito al “danno d’immagine” conseguente al clistere killer che, all’ospedale di Todi, aveva portato alla morte di due pazienti, ai quali era stato somministrato un potente veleno utilizzato per le pulizie. I giudici contabili hanno escluso dal pagamento del danno i due dipendenti della farmacia esternalizzata di San Sisto, in quanto non dipendenti di un’azienda pubblica (secondo l’accusa avrebbero dovuto invece risarcire fra tutti e due 140 mila euro). Per quanto riguarda invece le tre infermiere, anelli terminali di quella che è stata definitiva una fatale catena di errori, la decisione è stata sospesa fino al definitivo pronunciamento del processo penale, confermando l’orientamento giuridico espresso dal presidente della Corte Lovodico Principato (la procura ha chiesto per loro un risarcimento complessivo di 200 mila euro).
Da segnalare che, nei giorni scorsi, l’Unipol ha raggiunto un accordo con i familiari delle vittime, i quali hanno ritirato la loro costituzione in parti civili nel processo che dovrà accertare le responsabilità penali dell’accaduto.
- Redazione
- 7 Aprile 2007
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