Il telefono è diventato la croce degli italiani.
L’Adusbef ricorda come nel 2006 dal settore siano arrivati più di 46.000 reclami, con una crescita del 371% rispetto all’anno precedente.
Quei 46mila reclami sono il 33,5% delle proteste, mentre per risparmi investimenti e conti correnti le proteste sono al 14% del totale. Quindi il settore della telefonia ha sottratto lo “scettro” di comparto più inviso, ai consumatori, a quello del risparmio e degli investimenti, che nel 2005 aveva registrato 21.756 reclami (20,76% del totale) ma è sceso a 20.213 nel 2006.
Le lamentele riguardano:problemi di addebiti per collegamenti non richiesti a provider esosissimi; problemi di operatività nel passaggio da un gestore all’altro; problemi di assegnazione di servizi non richiesti ai consumatori; le “molestie” telefoniche a tutte le ore del giorno per offrire piani tariffari miracolosi; ma soprattutto addebiti illeciti a numerazioni a valore aggiunto (899-709, ecc.), che hanno colpito milioni di cittadini anche quando non erano in casa.
- Redazione
- 5 Aprile 2007
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