I nuovi iscritti all’Università di Perugia hanno superato le 5 mila unità: 5.086 per la precisione, contro le 4.552 registrate nel precedente anno accademico. La crescita di 534 matricole riguarda un po’ tutte le facoltà, con le uniche eccezioni riferite a Scienze matematiche (-79), Veterinaria (-22) e Scienze politiche (-18). Vero e proprio boom, invece, per Scienze della formazione (+332), dovuto soprattutto al nuovo corso sull’investigazione e la sicurezza con sede a Narni. Segno positivo anche per Economia (61), Giurisprudenza (59), Ingegneria (58), Farmacia e Medicina e Chirurgia (entrambe con 49 immatricolazioni in più), Agraria (32) e Lettere (+13). Stando a questi dati l’incremento complessivo è stato superiore all’11%.
All’Ateneo perugino, che include anche il Polo didattico ternano (dove si è orientato quasi un quinto delle matricole), la comunità dei neo-iscritti più rappresentata è ovviamente quella umbra con 3.850 unità (-181). Al secondo posto vi sono, nonostante la vasta offerta presente nella propria regione, gli studenti provenienti dal Lazio (544); segue la Calabria (352), la cui compagine ha segnato nell’anno un aumento di oltre cento unità. Alle sue spalle, ben distanziate, troviamo la Puglia (265), le Marche (257), la Toscana (236), la Campania (219), la Basilicata (150) e la Sicilia (130). Una rappresentanza meno folta la assicurano anche Abruzzo (92), Molise (61), Sardegna (39), Lombardia (28), Emilia Romagna (26), Veneto (10), Piemonte (9), Trentino (8), Liguria (5), Valle d’Aosta (4) e Friuli (3). Le iscrizioni da parte di stranieri sono state 35 (a fronte delle appena 3 del 2005).