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Dove nascono le soluzioni costruttive innovative
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Nel raccontare come ha contribuito, credendoci e realizzandoci per primo il proprio insediamento produttivo, alla rivitalizzazione del fabbricato dismesso della ex Ilfe, che a nord di Pantalla sembrava più un fantasma che uno stabilimento industriale, ad Alviero Mariotti brillano gli occhi. In lui c’è la soddisfazione e l’entusiasmo di chi, forte di esperienza, intuito e di una non comune inventiva, ha creato dal nulla un’azienda che è in pochi anni è divenuta sinonimo di un sistema costruttivo – il cosiddetto “Tetto Mariotti” – per arrivare poi, più di recente, a brevettare e realizzare per proprio conto una rivoluzionaria serie di pannelli – battezzati “Classe Velox MT” – che, proprio per le particolarissime caratteristiche costruttive, sono stati inseriti nel nuovo prezzario ufficiale della Regione Umbria, consacrando così l’affidabilità del prodotto e dell’impresa.
L’avventura di Mariotti, proveniente professionalmente da una pluriennale esperienza nel settore della prefabbricazione, è iniziata nel 1998 all’indomani del sisma e nel pieno della fase du ricostruzione post-terremoto nell’ambito della quale l’allora giovane azienda di Pantalla riuscì ad emergere brillantemente per l’avanguardia delle soluzioni proposte e della loro rapidità e flessibilità. Tutti elementi questi che sono rimasti uno dei principali tratti distintivi dell’attività, apprezzata sia da progettisti e tecnici che (dovremmo dire soprattutto) dalla clientela finale ed in progressiva espansione a “macchia d’olio” in tutto il centro Italia.
Rapida ed esponenziale la crescita. La nuova sede, acquistata tra il 2000 e il 2001, è arrivata ad occupare 2.400 metri quadri di superficie coperta, cui ne vanno aggiunti altrettanti di piazzali esterni sui quali ogni giorno manovra un parco mezzi in grado di garantire l’autonomia operativa. Gli addetti fissi sono una decina, compresi i titolari, ma l’azienda fornisce lavoro anche a circa altrettanti artigiani della zona. Il fatturato, che l’anno scorso si è attestato intorno al milione di euro, è in rapido aumento, così come il mercato, allargatosi grazie pure alla partecipazione alle maggiori fiere specialistiche della regione, cui si vorrebbe aggiungere nel 2007 la presenza al Saie di Bologna e, forse, ad un’altra ugualmente importante nelle Marche. A fornire tali anticipazioni è lo stesso Alviero Mariotti, alle prese contemporaneamente, nonostate l’ora tarda, con telefonate, preventivi, ordini, piccoli e grandi progetti.
Come già detto, all’inizio l’attività era limitata alla carpenteria metallica e alla prefabbricazione in acciaio (capannoni, coperture, box, tetti civili), alla quale si è affiancata subito dopo anche la divisione legno con la realizzazione di solai e coperture in legno lamellare, oltre a portici, pergole e annessi da giardino in genere. Ed è con tutti questi settori già ben avviati che è arrivata la “scintilla”: si è accesa nella mente vulcanica di Mariotti osservando gli operai di una ditta edile impegnati per giorni e giorni a costruire le gronde di un tetto. La notte va a dormire con questo pensiero e la mattina si risveglia con un’idea della quale realizza subito con le proprie mani un prototipo. E’ così che è nato “Classe Velox MT”, ovvero dei pannelli con gronda incorporata e dalla struttura modulare da accoppiare in modo rapido e veloce sul posto fino a formare la copertura della forma e delle dimensioni desiderate. Una soluzione adatta per ogni tipo di copertura grazie appunto a pannelli – ecologici, isolati e ben rifiniti – che uniscono tradizione architettonica a tecnologie prefabbricate e che hanno superato ogni tipo di prova presso l’Istituto di ingegneria industriale dell’Università di Perugia, conquistando l’imprimatum quale sistema pratico, leggero, pregevole e veloce  (fino a 200 metri quadrati di tetto al giorno!) per rispondere a tutte le esigenze costruttive e di ristrutturazione edilizia, compresa ovviamente quella dell’antisismicità delle strutture. Tra gli altri vantaggi, oltre ad un costo inferiore ai sistemi tradizionali, c’è pure quello, tutt’altro che irrilevante, di poter realizzare il nuovo tetto prima di eliminare quello già esistente, evitando i disagi spesso ricorrenti in fase di copertura.

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