Condividi su facebook
Condividi su twitter
La nuova organizzazione dell'ex istituto di credito tuderte
bpa_1

Il panorama creditizio regionale si è arricchito nel 2007 di una nuova sigla che risponde al nome di Banca Popolare di Ancona. In realtà si tratta di un protagonista già noto agli umbri, trattandosi di un cambiamento derivante dall’incorporazione nell’istituto controllante marchigianodella Banca Popolare di Todi. L’importante operazione ha rappresentato la naturale conclusione di un processo avviato dieci anni fa con la trasformazione della popolare tuderte in società per azioni e con l’ingresso nel suo azionariato della BPA. A seguito di ulteriori aggregazioni avvenute nel frattempo a monte della catena di controllo, la banca fondata a Todi nel lontano 1882 ha finito per confluire nel Gruppo BPU, acronimo che sta per Banche Popolari Unite, identità nella quale si sono riconosciuti cinque istituti fra cui, oltre ai due già citati, la Popolare di Bergamo, la  Commercio e Industria e la Carime e da ultima, nelle scorse settimane, attraverso una ulteriore fusione anche la Banca Lombarda. Il Gruppo creditizio, a questo punto il quarto in Italia per dimensioni, è  una realtà forte di una rete di otto banche, con quasi 2 mila sportelli, 22 mila dipendenti e 4 milioni di clienti, con una quota del mercato nazionale del 6,3% ed una presenza in dodici Paesi del mondo.
Ai singoli istituti, supportati da prodotti e servizi competitivi sviluppati dalle società del gruppo, è assegnato il ruolo di presidio del territorio grazie alla storica presenza nelle rispettive aree di riferimento. Nell’ambito di questo articolato progetto, la Bpt è stata trasformata in una struttura di area, con sede sempre a Todi e guidata dal riconfermato direttore Maurizio Del Savio, deputata a seguire l’attività di intermediazione creditizia nella regione Umbria sviluppando ulteriormente la rete della ventina di filiali già attive.
A gennaio è stato inoltre istituito un comitato locale con funzioni consultive in materia di erogazione del credito e deliberative per la devoluzione di fondi per il sostegno di iniziative di beneficenza, culturali e sociali. Nel segno di una continuità tra precedente e nuovo assetto della banca, presidente del comitato è stato nominato l’avvocato Piero Peppucci (il quale è anche consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Ancona), ad ulteriore conferma dell’attenzione che si intende continuare a riservare alla comunità regionale e alle sue specificità imprenditoriali e produttive. Il nuovo corso intende distinguersi quindi per la capacità di sommare i servizi, le competenze, l’esperienza e la forza del Gruppo bancario nazionale senza perdere di vista la realtà locale, confermando anzi il radicamento nel territorio come uno dei principali elementi a sostegno dello sviluppo economico e sociale dello stesso.
Se nel recente passato l’istituto di credito tuderte si era messo in evidenza per la fattiva collaborazione con le associazioni di categoria: basti citare la mole dei finanziamenti erogati con l’assistenza di Fidimpresa (Cna), Cosefir (Confartigianato) ed il Cofico di Confcommercio, associazione con la quale la banca ha collaborato anche per il rilancio della Rassegna Antiquaria di Todi. A tali rapporti si aggiungono quelli con la Fondazione umbra contro l’usura, l’intesa con Confapi e Coldiretti a sostegno del settore agroalimentare. Nelle scorse settimane, infine, i vertici dell’area umbra della Banca Popolare di Ancona hanno messo a segno un altro colpo nella stessa direzione e di portata ancor più importante. Il riferimento è alla sottoscrizione del protocollo sul credito tra istituti di credito e Regione, avviato nel 2003 nell’ambito del patto per lo sviluppo dell’Umbria. Il coordinatore small business Claudio Giunta ha infatti firmato in febbraio, alla presenza dell’assessore regionale al bilancio Vincenzo Riommi, l’adesione al documento che prevede di coinvolgere il sistema bancario in un impegno congiunto per stimolare e sostenere il cambiamento dell’apparato produttivo umbro verso una maggiore competitività.
Il protocollo individua tre ambiti principali di intervento sui quali operare alla ricerca di soluzioni idonee ed efficaci: il regolamento bancario “Basilea 2”, la prevenzione e la gestione delle crisi d’impresa ed i tavoli di finanza integrata. “Mondo del credito ed istituzioni locali – ha detto nell’occasione l’assessore Riommi – hanno il compito di accompagnare la crescita e lo sviluppo dell’economia regionale soprattutto di fronte alle sfide e trasformazioni che Basilea 2 ha imposto. In questo quadro l’adesione della Banca Popolare di Ancona costituisce un importante contributo ed un ulteriore sostegno al mondo delle imprese umbre”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter