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La società Centralia tra l'Anas e le Regioni Marche, Toscana e Umbria per la realizzazione della superstrada Fano – Grosseto non aiuta la realizzazione dell'opera: va sciolta
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Un’altra invenzione della politica, ingegneria istituzionale, è stata buttata a mare.

Nel 2014 fu costituita infatti la società Centralia è una Società per Azioni tra l’Anas e le Regioni Marche, Toscana e Umbria per la realizzazione della superstrada Fano – Grosseto

Ora il Presidente della Giunta regionale delle Marche prende la società e la immerge nel salato mare Adriatico: “ il contratto di disponibilità, come evoluzione del project financing per aggiungere fondi per la realizzazione della Fano–Grosseto e su cui si basa l’impostazione della società Centralia, non è praticabile per costruire strade.
Quindi, con tutta probabilità, si metterà fine all’esperienza di Centralia, perché la tanto sbandierata soluzione per la Fano-Grosseto si è rivelata un errore”

Parlando a 59 sindaci del pesarese, il Presidente ha anche detto: “Significa quindi ripartire a settembre  con molto più realismo, valutando insieme se procedere per lotti funzionali o puntare su tratti particolari che possano migliorare la viabilità pesante o rafforzare altre direttrici, come la Pedemontana.
Purtroppo dispiace constatare che è stato solo un racconto a lungo raccontato, ma non vero mentre occorre confrontarsi sui dati reali ed è il metodo che intendiamo adottare insieme a un Governo nazionale che sta dimostrando l’intenzione di realizzare cose concrete e non progetti vuoti”.

Soddisfazione espressa dal Movimento 5 Stelle marchigiano che nel 2014 aveva previsto tutto con la Deputata Donatella Agostinelli “Apprendiamo dalla stampa che in questi giorni “sono stati sottoscritti gli atti necessari per la costituzione della Società di Progetto per la realizzazione dell’arteria stradale Fano – Grosseto”.
L’annuncio é di quelli in pompa magna: si tratterebbe di “un prezioso strumento di collaborazione aperto alle altre istituzioni territoriali interessate come le Camere di Commercio, le Province e i Comuni.”
Spiace tocchi sempre alla sottoscritta riportare tutti con i piedi per terra dopo le roboanti dichiarazioni a cui ci hanno ormai abituato Spacca & C.
Spiace sottolineare come si tratti della fotocopia di un film già visto: la drammatica situazione della Società di Progetto Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. , con cantieri fermi e scempio ambientale, in cui NON SI VEDE ANCORA UN EURO DEI PRIVATI ! Tanto che la cosiddetta cattura di valore derivante dai Piani di Area Vasta é stata un completo fallimento.Spiace infine sospettare che l’unica forma di collaborazione che vedremo é quella per la spartizione di risorse pubbliche.

Questa volta sì che vorremmo essere presto smentiti.”

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