Botta e risposte fra le forze politiche a Todi sulla gestione del personale, che Antonio Serafini ha definito “l’allegra e spensierata gestione del personale negli anni che vanno dal 2003 al 2007 durante l’Amministrazione Marini.
In quel periodo, infatti, l’opposizione di centro destra in diverse occasioni aveva censurato quello che sembrava un andazzo del tutto contrario alla normativa ed al buon senso, ovvero: il pagamento di premi ed indennità al personale del Comune di Todi senza alcuna ragione che non fosse la redistribuzione a pioggia di denaro pubblico.
Nessuna motivazione sul merito, non un approfondimento serio sulla produttività del personale; soltanto il tentativo goffo e maldestro di accontentare tutti i dipendenti senza distinzioni di sorta.
Dopo un lungo iter amministrativo oggi viene certificata dagli stessi uffici del Comune di Todi la situazione che vede la somma di 630.420 indebitamente liquidata.
Il Pd ha ribattuto che “Ancora una volta il mezzo-coordinatore comunale del PDL-FI, Antonio Serafini, nominato dall’alto e sfiduciato sia da alcuni iscritti sia dai 2/3 del gruppo consiliare, scopre l’acqua calda.
La questione dell’interpretazione delle norme che regolano gli istituti del salario accessorio dei dipendenti pubblici nasce a Todi nel 2008, in pieno governo di centro-destra, a seguito di una relazione di un funzionario del Ministero dell’Economia.
Interpretazioni divergenti dalla prassi attuata in molte amministrazioni locali d’Italia, a prescindere dal colore delle giunte, sottoscritte dalle organizzazioni sindacali, non riconoscevano la validità dei contratti integrativi decentrati.
Si tratta di accordi sindacali che cercavano di incentivare il lavoro di tutti i dipendenti con somme mensili che non superavano, al massimo, i cento euro lordi per stipendi inferiori o di poco superiori ai mille euro.
La Giunta Ruggiano nulla ha fatto per contrastare l’interpretazione restrittiva e punitiva del Ministero dell’Economia e l’attuale Amministrazione ha dovuto assumere forzatamente atti di recupero conseguenti a questa inerzia durata dal 2007 al 2012.
Il mezzo-coordinatore comunale del PDL-FI conosce la vicenda dal 2008 e oggi tenta di dare lezioni di competenza, dopo aver trascurato per anni il problema.
Non solo, il mezzo-coordinatore del PDL-Fi è lo stesso che nel 2008 ha chiesto, insieme all’allora Sindaco Ruggiano (leggiamo a pag. 81 della relazione del Ministero), il rimborso spese doppio per il biglietto aereo Roma-Tirana, perché avevano acquistato due volte lo stesso biglietto.
Il mezzo-coordinatore del PDL-FI fa finta di non sapere che il suo Sindaco Ruggiano ha chiesto e ottenuto il rimborso per spese di albergo in camera doppia, forse per sua ospite?, quando si è recato a Milano nel febbraio del 2008 (pag. 80 della relazione del Ministero).
Poco importa se poi hanno restituito o meno le somme indebitamente percepite. Come si dice in dialetto “c’hanno provato” fino a quando qualcuno non li ha scoperti.
Tra chi interpreta il contratto nazionale a favore dei dipendenti e chi intasca per sé rimborsi non dovuti c’è una bella differenza. "
Nei nove anni in cui ho svolto la funzione di Sindaco di Todi – prosegue la presidente -, ed in questi ultimi tre anni, da quando svolgo la funzione di Presidente della Regione Umbria, mai mi è stata contestata alcuna irregolarità, soprattutto sotto il profilo della gestione del denaro pubblico, a dimostrazione del corretto svolgimento delle funzioni da me ricoperte”.
“Voglio anche ricordare che – aggiunge Marini -, al termine del mio mandato da Sindaco, il bilancio del Comune di Todi aveva un avanzo di gestione pari a due milioni di euro”.
Trovo poi risibile rivolgere alla mia persona, anche nella veste di Presidente della Regione, accuse di scarsa attenzione nei confronti della mia città: si chieda invece l’ex sindaco Ruggiano come mai proprio i cittadini di Todi, alle ultime elezioni – conclude Marini -, lo abbiamo clamorosamente ed inequivocabilmente bocciato”.
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