L’Umbria si colloca al settimo posto in Italia come attrazione del turismo culturale con percentuali che vanno dal 5,5% per il turismo italiano all’1,8% per quello straniero.
Tre turisti su dieci che arrivano in Italia per una vacanza culturale, scelgono come destinazione il Lazio. Con il 33,7% delle preferenze, la regione si piazza infatti al primo posto per numero di presenze di turisti stranieri, mentre è la seconda destinazione più scelta dai turisti italiani con il 15,8%.
Si dice Lazio ma in effetti si parla di Roma come per il Veneto si parla di Venezia e per la Toscana di Firenze.
Gli italiani preferiscono il Veneto (16,5% delle presenze nel 2010), seguito a stretta distanza da Lazio (15,8%) e Toscana (15,2). Tre stranieri su dieci invece vanno in Lazio (33,7%), poi in Veneto (25,2%) e Toscana (17,2%). Molto amata, soprattutto dagli italiani, anche l’Emilia Romagna, che prima del terremoto si collocava al quarto posto con il 14% per gli italiani e al quinto (4,3%) per gli stranieri.
Ora nel Lazio pensano a far riscoprire anche le bellezze artistiche fuori Roma, visto che negli ultimi tempi gli italiani hanno iniziato a riscoprire le bellezze artistiche di casa, tanto che il turismo culturale interno ha registrato una crescita del 20% in soli due anni, secondo i dati dell’osservatorio di CartOrange, leader in Italia dei viaggi su misura, che ha da poco lanciato “I Viaggi nel Tempo”, un progetto, realizzato con la supervisione di archeologi, dedicato proprio al turismo culturale.
Ma, guardando all’Umbria, un forte incremento è fuori portata se ogni città pensa di poter fare sola.
Le città umbre non possono competere con Roma città che, per visitarla, occorrono giorni e giorni, tante sono le occasioni da scoprire.
Ogni città umbra per essere visitata non richiede più d’un giorno e quindi turismo mordi e fuggi.
Ma ogni città umbra ha vicino, a pochi minuti d’autobus, quanti ne occorrono per spostarsi da un monumento romano all’altro, un’altra città che ha sempre cose da far scoprire.
E così come a Roma ci sono autobus che fanno girare i turisti: un giorno su in itinerario, un giorno sull’altro e per giorni anche l’Umbria deve scegliere questa strada.
Basta promozioni di singoli siti da soli, occorre presentare pacchetti che offrano occasioni per più giorni e trattengano il turista facendogli vedere l’Umbria come se fosse il centro storico di Roma, una sola cosa, una regione che è un’unica città.
Ma occorre che anche gli operatori turistici facciano sistema.